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In memoria di P.P.P. - MAXXI A[R]T WORK
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In memoria di P.P.P.

Sui muri della Città eterna Kentridge e Pignon ricordano Pier Paolo Pasolini

 

di Luca Marana

 

Spesso, noi romani, distratti da tanta abbondanza di monumentale bellezza rischiamo di non accorgerci delle piccole perle che la Città eterna ci riserva.

 

Sui muraglioni che circondano il fiume, nella cosiddetta Piazza Tevere, si trova l’imponente “Triumphs and Laments”, l’opera dell’artista sudafricano William Kentridge.

 

La storia della città è raccontata dai personaggi che hanno lasciato il segno.

Tra le tante figure sorge, più per lamento che per trionfo, l’immagine di Pierpaolo Pasolini, accasciato a pancia in giù, con la maglietta alzata sopra una pozza di sangue dopo essere stato brutalmente assassinato in quella notte tra l’1 e il 2 novembre del 75 al lido di Ostia.

 

Kentridge ci invita a riflettere che la sua morte è stata una delle più grandi tragedie ed una delle più grandi sconfitte di Roma; con l’assassinio di un intellettuale come Pierpaolo Pasolini non solo è stata attaccata e sfregiata la cultura ma anche tutto ciò che un personaggio del suo calibro rappresenta: la libertà d’espressione, la lotta sociale, la ricerca della verità, l’essere unici e quindi diversi dalla massa, l’essere controcorrente…

 

Il Pasolini di W. Kentridge

A tal proposito, altrettanto notevole, è lo stencil dello street artist francese Pignon che raffigura un Pasolini ancora in vita che tiene tra le braccia, in stile pietà di Michelangelo, un Pasolini morente.

Pignon suggerisce che Pasolini ha (forse) predetto la sua fine?

In effetti poco prima di morire l’artista aveva una ansiosa fretta di scrivere e di finire il suo ultimo capolavoro cinematografico: ”Salò o le 120 giornate di Sodoma”.

 

 

 

Purtroppo, sia l’opera di Kentridge che quella di Pignon, sono state vittima di vandalismo; un vergognoso atto contro la cultura e non solo contro la figura del grande e immortale Pier Paolo Pasolini.

 

 

Museo MAXXI
Federico Borzelli

Marketing territoriale e Formazione per il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.