Accomodati nell’Italia di Zaha Hadid
L’esperienza di Alternanza scuola-lavoro ha permesso a noi studenti del Liceo I. Kant di godere del bagaglio culturale messo a disposizione dagli addetti ai lavori che ci hanno seguito durante MAXXI A[R]T WORK ed è, grazie a loro, che abbiamo scoperto il dietro le quinte di un museo tanto particolare quanto ricco.
Ma partiamo proprio dalla struttura architettonica che ci ha accolto a braccia aperte.
L’imponente edificio è stato ideato dall’architetto Zaha Hadid.
Il progetto del Museo delle arti del XXI secolo – inaugurato nel 2010 – ha confermato la fama internazionale del suo studio, proprio grazie ad un’opera che è una vera e propria scommessa per l’uso dei materiali e per le forme sinuose e fluide.
Nella Galleria 5, la più spettacolare del museo, la mostra “L’Italia di Zaha Hadid” prevede plastici, progetti, rendering, oggetti di design, video e fotografie che, come dice la presidente della fondazione MAXXI Giovanna Melandri “E’ il modo più autentico che il museo, la sua creatura, ha voluto scegliere per ricordare un’amica e una donna straordinaria’’.
La vetrata, totalmente aggettante sul piazzale contribuisce a suggestionarci, unendo lo spettacolo architettonico con la bellezza delle opere al suo interno.
Il ricco allestimento prevede anche divani e sedute dal design raffinato e dalle forme fluide che riprendono la struttura stessa del museo.
Molti di noi si sono chiesti cosa ci facessero dei divani cosi apparentemente comodi all’interno della galleria, e, credendo che potessero essere usati per ammirare le opere d’arte all’ interno, ci siamo seduti, non notando che si trattava dell’opera stessa.
Noi, partecipanti al progetto di Alternanza scuola-lavoro, abbiamo avuto la possibilità di visitare “L’ Italia di Zaha Hadid” : una mostra antologica dedicata ai progetti del suo studio e terminata il 14 gennaio 2018.
Questa opportunità ha fatto sì che notassimo la sua tendenza a ideare opere che costituiscono una vera e propria sfida alla tecniche architettoniche odierne, per la loro complessità e particolarità.
Recensione a cura di: Andrea Belardi, Guglielmo Carsetti, Mattia Cerasa, Chiara De Stefanis, Alessandro Dominici, Alicja Glebocka, Lorenzo Losurdo, Eleonora Romiti e Giulia Vardaro.