Dal realismo di Caravaggio al reportage di Letizia Battaglia
Ancora prima che l’anno scolastico 2017/18 prendesse il via, gli studenti del Liceo Classico Ugo Foscolo di Albano Laziale e dell’IIS Tommaso Salvini di Roma hanno accettato la sfida che li ha portati a cercare il bandolo della matassa che va dalla pittura di Caravaggio alla fotografia di Letizia Battaglia.
La “caccia al tesoro”, a ritroso, è partita dal MAXXI e il progetto fotografico dell’Ospedale psichiatrico di Via Pindemonte della fotografa palermitana è stato il punto di partenza per poi visitare la Galleria Borghese e poi la Galleria Nazionale.
Quanto scritto da Giulio Carlo Argan riguardo all’opera di Michelangelo Merisi e poi da Vittorio Sgarbi (nello specifico quanto sostenuto in “Dal punto di vista del cavallo. Caravaggio”) è stato d’aiuto per orientarsi ed è stato stimolante rileggere il realismo tragico, la spregiudicata crudezza dei suoi quadri, le fulminanti “istantanee” del geniale pittore così come le parole di Fred Ritchin (nel catalogo della mostra “Letizia Battaglia. Per pura passione”) sono state utili per capire i segreti dei toccanti reportage della Battaglia.
A chiudere il cerchio l’affascinante ricerca sulla tecnica pittorica di Caravaggio e l’uso che faceva della Camera oscura, pubblicata della Professoressa Roberta Lapucci è stata fondamentale per trovare il punto di fusione tra la pittura e la fotografia.
Tutto questo ha permesso agli studenti di proporre una rilettura, assolutamente personale, delle opere dei due artisti alle quali si aggiungono i capolavori della Galleria Moderna, ma lo scenario si è ulteriormente arricchito con rimandi al cinema, alla musica, alle serie tv e alla pubblicità.
“La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso tra tutti, anziché diminuire diventa più grande” ha detto il filosofo Hans-Georg Gadamer e noi, nel nostro piccolo, non possiamo far altro che confermare.