Top
I colori di Bagheria - MAXXI A[R]T WORK
fade
8043
post-template-default,single,single-post,postid-8043,single-format-standard,eltd-core-1.1.1,flow child-child-ver-1.0.0,flow-ver-1.3.6,,eltd-smooth-page-transitions,ajax,eltd-grid-1300,eltd-blog-installed,page-template-blog-standard,eltd-header-vertical,eltd-sticky-header-on-scroll-up,eltd-default-mobile-header,eltd-sticky-up-mobile-header,eltd-dropdown-default

I colori di Bagheria

Il museo dedicato al pittore bagherese Renato Guttuso si trova all’interno della settecentesca Villa Cattolica, una delle tante bellissime ville barocche che costituiscono un itinerario obbligato per chi visita la città.

 

Incastonata al centro di un ampio giardino quadrilobato, la villa appare severa ma addolcita dall’inconfondibile colore del tufo, presentissimo nella zona e nelle sue architetture.

Villa Cattolica

 

Ma raggiungerla per un visitatore medio risulta alquanto complicato: in giro per la città manca quasi del tutto una buona segnaletica, una buona cartellonistica che indirizzi agevolmente il visitatore, a partire dalla stazione ferroviaria.

 

Entrati all’interno del museo si percepisce senz’altro la bellezza e l’importanza che hanno le opere esposte e l’edificio: i colori dei soggetti siciliani, non solo di Guttuso (Lia Pasqualino Noto, Mario Schifano per citarne alcuni), colpiscono immediatamente per la loro forza e vividezza.

Un affresco di tutta la Sicilia e i siciliani.

 

Ma subito salta all’occhio una trascuratezza generale della struttura, nonostante il recente restauro.

A cominciare dall’allestimento, i pannelli interattivi non funzionano, un vero peccato!

 

 

 

 

In alcune sale l’illuminazione è scadente o addirittura manca, alcune sale sono ancora chiuse perché non a norma, e il percorso è per buona parte precluso alle persone diversamente abili;

“Padre agrimensore”. Renato Guttuso

frequenti guasti agli impianti non permettono di utilizzare neppure l’ascensore.

 

Per quanto riguarda il personale, è molto disponibile e competente; abbiamo avuto il privilegio di avere una guida appassionata e formata, che oltre a spiegare i contenuti della collezione si è dilungata a narrare la storia della villa e di Bagheria.

 

In giardino si trova la sepoltura del maestro Guttuso, un sepolcro monumentale posto quasi a completamento dell’intero percorso.

 

Consigliamo vivamente di visitarlo, perché riteniamo sia fondamentale conoscere il territorio, e allo stesso tempo auspichiamo una maggiore attenzione al nostro patrimonio, a partire dal coinvolgimento delle istituzioni.

 

Recensione di Giusy De Caro, Antonella Oreste e Ignazio Speciale.

 

Museo Guttuso

Via Rammacca, 9 (SS 113) 90011 Bagheria Palermo

Tel. 366 8035918

 

Museo MAXXI
Federico Borzelli

Marketing territoriale e Formazione per il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.