Riflessioni sul pregiudizio
Il pregiudizio, in tutte le sue possibili declinazioni, è stato il tema affrontato durante l’ultimo ciclo del 2017 di MAXXI A[R]T WORK.
Abbiamo preso spunto dall’opera “Sternenfall” di Anselm Kiefer e grazie all’illuminante incontro tenuto da Ilenia D’Ascoli (MAXXI Arte) gli studenti della III E e della III G del Liceo Scientifico Manfredi Azzarita di Roma hanno potuto orientarsi e quindi intraprendere un percorso che li ha portati all’elaborazione di contenuti dedicati al pregiudizio e al suo contrario.
Dal preconcetto e dalla chiusura si arrivati al dialogo, al confronto, alla conoscenza dell’altro.
Le mostre attualmente allestite al MAXXI sono state l’ideale trampolino di lancio per narrazioni autobiografiche e c’è chi ha trovato in “Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein” lo spunto per girare un video dedicato al pregiudizio che i più giovani possono avere nei confronti dell’istituzione museale.
Abbiamo preso la palla al balzo e per avere un secondo termine di paragone, oltre al MAXXI, abbiamo visitato la Galleria Nazionale e l’allestimento “Time is Out of Joint” ci ha aiutato a focalizzare ancora di più come si possano ipotizzare tanti diversi “dialoghi”. Dopo la visita si è aperto un dibattito guidato da Susanna Correrella e Sharon Carullo.
Oltre all’arte abbiamo trovato altri spunti nel cinema e film come “Fa’ la cosa giusta” di Spike Lee, “Il pugile del Duce” di Tony Santucci, “Pane e cioccolata” di Franco Brusati, “Il bambino con il pigiama a righe” di Mark Herman e “Benvenuti al Sud” di Luca Miniero, tanto per fare alcuni esempi, hanno dato il la a un dibattito a più voci.
All’appello non poteva mancare la musica, anzi un videoclip, e “Smalltown boy” dei Brosky Beat ha fatto da colonna sonora ideale.
A chiudere il cerchio “Zelig” di Woody Allen (introdotto da Federico Petroni di Rai Cinema), esempio epocale di come con l’ironia si possa affrontare un tema tanto complesso e articolato.
Durante la fase operativa i ragazzi non si sono posti limiti e così hanno potuto portare alla luce episodi di vita vissuta ed esperienze fatte in prima persona.
A tal proposito è stato indispensabile l’incontro e l’esercitazione dedicato alla scrittura creativa curato da Paola Gaglianone (Editor e responsabile del Laboratorio di Scrittura creativa della Rai).
Riuscire a costruire un racconto, trovare le parole giuste e le strutture sintattiche più idonee per raccontare con la parola scritta, ha dato le basi per una riflessione più strutturata.
Testi brevi, video e progetti fotografici hanno dato forma alle considerazioni fatte dagli studenti.
Nella fase conclusiva di MAXXI A[R]T WORK ci siamo spinti oltre e abbiamo chiesto agli studenti di progettare il loro museo ideale.
C’è chi si è dedicato alle arti e quindi ha progettato, studiato la fattibilità e redatto il piano marketing di musei dedicati alla storia del Teatro o del Cinema, chi invece ha affrontato temi come la Medicina e le Dipendenze (ad ampio raggio), chi appassionato di sport si è concentrato sul Calcio, sul Motociclismo e sull’Automobilismo e chi, per concludere, ha concepito un originale polo museale dedicato alla musica dance (EDN_Everybody dance now!
Village).