Libertà d’espressione e narrazioni inedite – Lezione 7
Il cinema è una industria ad alto rischio finanziario: la concentrazione di investimenti che richiede la sua realizzazione è da sempre esposta alla aleatorietà del ritorno di profitti.
Anche per queste ragioni, il cinema documentario, che le nuove tecnologie hanno reso ancor più leggero e praticabile, spettacolare e agile, è forse il luogo di maggiore libertà del cinema.
Come dimostra Normal, di Adele Tulli (il trailer ufficiale) selezionato l’altr’anno dal Festival di Berlino, che affronta il tema caldo e delicato degli stereotipi legati al nostro orientamento sessuale con una provvista sorprendente di immagini ed una incantevole ampiezza di curiosità e orizzonte, dalle bambine alle partorienti, dalle coppie di sposi alle unioni civili, con una dolce spregiudicatezza ed una inconsueta innocenza: che è difficile trovare nella industria del cinema di mainstream, pur possedendo un occhio mobile, un gusto di fine regia nel taglio dell’inquadratura e una sensibilità di tensione ed energia del montaggio che non hanno nulla da invidiare ai migliori film di finzione.
Insomma, oggi il film documentario (dove sia “film” che “documentario” sono, in un certo senso, uno aggettivo dell’altro) non ha più alcun senso di inferiorità nei confronti dei film “normali”, che si vanno a vedere al cinema.
Sanno usare il linguaggio del grande schermo (musica e montaggio, ritmo e visione, a volte anche recitazione e animazione) con spettacolarità e piacere: pur affrontando temi impegnativi, o narrazioni inedite e rivelatrici, con una intraprendenza e una libertà che l’industria del cinema non sempre si può permettere (guarda, al proposito, il trailer di un film come Man on Wire, vincitore di premi Oscar: un documentario che ricostruisce un fatto realmente accaduto – la passeggiata del funambolo Philippe Petit tra le torri gemelle – con la stessa suspense di un thriller (il trailer ).
Link del contributo video
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Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MiBACT e MIUR