Top
Massimo Pasquini - MAXXI A[R]T WORK
fade
6388
professionisti-template-default,single,single-professionisti,postid-6388,eltd-core-1.1.1,flow child-child-ver-1.0.0,flow-ver-1.3.6,,eltd-smooth-page-transitions,ajax,eltd-grid-1300,eltd-blog-installed,page-template-blog-standard,eltd-header-vertical,eltd-sticky-header-on-scroll-up,eltd-default-mobile-header,eltd-sticky-up-mobile-header,eltd-dropdown-default

Massimo Pasquini

GIORNALISTA

Ho iniziato scrivendo con penna e pennino numeri unici di quotidiani, formato foglio di quaderno, da vendere per 10 lire ai famigliari. Poi giornaletti ciclostilati alle scuole medie e periodici stampati in offset al liceo (sulle esperienze scolastiche del 1968 ho poi scritto il libro “Millelire” Caro Lucrezio).

 

Dai e dai, alla fine sono diventato giornalista professionista e ho cominciato a lavorare per Repubblica (Musica e XL) e, quasi contemporaneamente per Rai News 24 (Shownet).

 

In pratica correvo da una parte all’altra del GRA per raggiungere le due redazioni nella stessa giornata. L’Auditorium Parco della Musica invece era vicino casa. Ci ho lavorato 10 anni come responsabile dell’ufficio stampa, per passare poi con la stessa qualifica al Romaeuropa Festival.

 

Per promuovere la notizia ci vogliono sensibilità, curiosità e spirito di iniziativa, così come per lanciare un nuovo talento artistico ci vogliono intuizione, sfacciataggine e capacità organizzative. Cercando di rimanere equidistanti tra presentazione asettica e propaganda capziosa.

 

Dell’abusato termine comunicazione è questa l’accezione che ho tentato di trasmettere ai ragazzi di MAXXI A[R]T WORK.