Sulla scena con MAXXI A[R]T WORK
Suona la campanella di un nuovo anno scolastico e così anche MAXXI A[R]T WORK inaugura un altro ciclo di Alternanza scuola-lavoro.
I primi a varcare la porta del museo sono gli studenti del Liceo artistico Alessandro Caravillani e del Liceo classico Giulio Cesare (entrambi di Roma), guidati e coordinati dalle professoresse Elisabetta Tacconi e Paola Picardi.
Le due docenti hanno monitorato i desiderata degli studenti e dopo una attenta selezione solo chi liberamente ha scelto di partecipare a MAXXI A[R]T WORK, ha preso parte al progetto.
La possibilità di scegliere liberamente tra diversi progetti è il primo passo per una partecipazione motivata e responsabile e così, fin dal primo giorno, tra i tutor del museo e i ragazzi si è già in perfetta sintonia.
Altra novità degna di nota è l’accordo di collaborazione sottoscritto tra MAXXI A[R]T WORK E e Anpal.
l’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro è il partner ideale per contestualizzare il progetto di Alternanza scuola-lavoro.
Tra le varie voci dell’accordo spicca l’impegno di Anpal a fare del “nostro” progetto di Alternanza un format che può essere adottato a livello nazionale, da tutti quei musei interessati ad aprire le porte alle nuove generazioni.
Maggiori dettagli verranno comunicati appena i corsi di formazione saranno varati.
Ma torniamo al primo ciclo di alternanza dell’anno scolastico 2018/19.
Ad alzare il tiro della nuova edizione di MAXXI A[R]T WORK è la coprogettazione con il Romaeuropa Festival che ci accompagna nei cicli di settembre, ottobre e novembre 2018.
Giunto alla sua XXXIII edizione, il Romaeuropa Festival è una finestra spalancata sulla creatività e sulla sperimentazione artistica internazionale.
Con lo staff della Fondazione Romaeuropa i ragazzi scoprono come si organizza e si promuove un festival che porta a Roma artisti di tutte le discipline (dalla danza alla musica, dal teatro alla video arte).
Il programma dei prossimi cicli prevede, dopo l’incontro con gli addetti ai lavori, una serata a teatro per assistere agli spettacoli in programma (nello specifico Kirina, Grand Finale e Et manchi pietà. Artemisia Gentileschi e le musiche del suo tempo) così facendo la full-immersion non lascia dubbi sui tanti aspetti di un ambito lavorativo tanto complesso quanto articolato.
Come di consueto i ragazzi hanno la possibilità di conoscere i processi che portano alla realizzazione di una mostra e, durante questi mesi, African Metropolis, Road to Justice, MAXXI Bulgari Prize, Low Form e la mostra antologica di Paolo Pellegrin sono le esposizioni dalle quali prendere spunto per i workshop e per i laboratori creativi.
Dopo il successo della passata edizione il nostro obiettivo è di mettere ancora di più in contatto i ragazzi con le realtà lavorative che gravitano attorno al mondo della cultura, ma anche di farli interagire con il pubblico che frequenta il MAXXI e il Romaeuropa Festival ed è così che, insieme al video maker Gianfranco Fortuna, gli studenti hanno realizzato una serie di interviste al pubblico dello spettacolo Kirina di Serge-Aimé Coulibaly e Rokia Traoré.
A chiudere l’esperienza, come già fatto negli ultimi cicli di MAXXI A[R]T WORK, è il regista Marco Stefanelli a guidare i ragazzi alla realizzazione di narrazioni audio.
Le parole sono importanti, diceva Nanni Moretti nel film Palombella rossa, e noi l’abbiamo preso… in parola.