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Un pomeriggio all'Auditorium - MAXXI A[R]T WORK
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Un pomeriggio all’Auditorium

Siamo un gruppo di alternanza del plesso Ceccherelli, il giorno 13 novembre siamo stati all’Auditorium Parco Della Musica.

Accompagnati da una guida siamo venuti a conoscenza di quello che è o è stato il lavoro sia all’esterno della struttura architettonica, sia di allestimento e manutenzione delle sale riservate alla musica.

Il pezzo forte della struttura in se è il corridoio del piano terra, allestito con luci imponenti e frasi che elogiano la musica e le emozioni che si provano ascoltandola.

Le sale riservate alla musica sono tre, la più importante è la sala Santa Cecilia, in onore della patrona della musica.

 

Oltre ad essere la più grande è anche quella acusticamente più difficile da gestire.

La sala assume la funzione di vera e propria cassa armonica in quanto la copertura del soffitto è caratterizzata dalla presenza di 26 gusci in legno di ciliegio americano.

 

La nostra guida ci ha spiegato che l’acustica varia in base ai posti a sedere, infatti questa sala possiede una galleria, posta alle spalle del palco, che non viene raggiunta completamente dal suono.

Entrando abbiamo assistito, per pochi secondi, alle prove di Frankie Hi-nrg Mc e il suo ensemble di musica da camera; a un assolo di violoncello si univano gradualmente altri strumenti e quindi la sua voce, il tutto accompagnato da uno spettacolo visivo prodotto dalle luci.

 

Pongo innanzitutto la premessa che essendo giovani visitatori siamo difficili da coinvolgere, infatti prima di entrare nell’auditorium eravamo   poco interessati.

 

Una volta dentro devo dire che si è dimostrato un luogo accogliente e organizzato in ogni minimo dettaglio dai lavoratori, che godono di un orchestrato lavoro di squadra.

 

La guida ci ha descritto i materiali utilizzati per la costruzione delle sale, insistendo inoltre sull’etimologia della nome “Auditorium Parco Della Musica”, che comprende l’eccellente acustica di un auditorium, la serenità che dona la flora del parco interno, e un particolare apprezzamento alle diverse forme di cogliere la musica.

 

L’unica critica che voglio riportare è l’abbondante serietà che poneva la guida nelle diverse descrizioni della struttura, per provocare interesse a dei ragazzi bisogna essere meno intransigenti. In conclusione l’esperienza ci ha aiutato a capire quanto sia importante il lavoro di squadra per raggiungere un’organizzazione ottimale.

                                                                                                                                                                                                 Kiara Calderon

 

Museo MAXXI
Federico Borzelli

Marketing territoriale e Formazione per il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.