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Alberto Sordi, un italiano come noi - Scheda - MAXXI A[R]T WORK
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Alberto Sordi, un italiano come noi – Scheda

Alberto Sordi, un italiano come noi

di Silvio Governi, Italia 2020, 86’

 

Documentario inedito

 

Nel centenario della nascita, l’attore che meglio ha rispecchiato e scavato nello spirito nazionale raccontato da Ettore Scola, Furio Scarpelli, Gigi Magni, Carlo Verdone, Giovanna Ralli e Giancarlo Governi che lavorò con lui in RAI per anni per “Storia di un italiano”.

In anteprima mondiale, il film che ha come guida Sabrina Impacciatore e che arriva fino agli onori del Campidoglio dove l’allora Sindaco Rutelli gli cedette la fascia tricolore di “Sindaco di Roma per un giorno”, quando Sordi compì 80 anni.

 

>> GUARDA IL TRAILER UFFICIALE 

 

 

LE RECENSIONI


 

di Flavio D’Aloisio (Liceo Statale Plinio Seniore, Roma)

Il documentario “Alberto Sordi, un Italiano come noi” mostra quanto l’attore romano abbia effettivamente fatto per l’Italia, pur essendo (solo) un (grande) attore. Sordi ha coniato tradizioni, gesti, modi di dire, facendo ridere e riflettere l’Italia intera con la rappresentazione del nostro spirito nazionale.

E’ su questo che il regista Silvio Governi si è concentrato in modo particolare, mostrando spezzoni dei suoi film in cui si possano ben vedere gli stereotipi dell’italiano medio, su un piano prevalentemente comico. Considero quindi piuttosto azzeccata la scelta delle scene tratte dai suoi film mostrate nel documentario, partendo dalla sua prima scena fino all’ultimo film.

Il tutto è accompagnato dalla voce dell’attrice Sabrina Impacciatore, che ripercorre le tappe della vita di Sordi, anche in questo caso con un pizzico di comicità. Trovo molto intelligente che il documentario parta dalla fine della carriera e dalla morte dell’attore romano, per far capire immediatamente allo spettatore l’affetto reciproco che era presente fra lui e l’Italia.

Ho apprezzato anche le altre testimonianze su Sordi da parte di registi ed attori che hanno collaborato con lui, per dare un’immagine ancora più chiara e reale su di lui. Ritengo in conclusione che questo documentario rispecchi perfettamente quel che è stato Alberto Sordi come attore e come persona, e di quel che ha rappresentato per il nostro Paese.

 

di Flavio Massimo Tiburzi (Liceo Statale F. Vivona, Roma)

 

Attraverso documenti inediti , filmati e fotografie ripercorriamo le vicende di uno dei personaggi che meglio è entrato nelle case e nei cuori degli italiani. Il documentario “Alberto Sordi, un Italiano come noi”, avvalorato dagli interventi di chi ha vissuto Sordi ( Carlo Verdone, Ettore Scola, Giovanna Ralli e tanti altri), si propone con grandi aspettative nonostante non riesca a soddisfarle. La narrazione è affidata a Sabrina Impacciatore, attrice e comica romana, che ci fa da Beatrice tra le vicende della vita di Sordi.

Nonostante le buone premesse, la Impacciatore non si rivela né coinvolgente né immersa emotivamente nella storia che sta raccontando.

Le battute sono fredde e forzate, non in linea con lo stile e la comicità di Alberto Sordi.

Il documentario si mantiene su uno stile filmico lineare e asciutto, eccezion fatta per certe sequenze o inquadrature che ci aspetteremmo di trovare in un film.

Non propone nulla di nuovo se non l’interessante “viaggio” nella villa dell’attore romano dove non mancano scenette più o meno riuscite (penso a quando la Impacciatore si “meraviglia” davanti ai costumi dei film di Sordi), che aiutano a portare avanti la narrazione.

Complessivamente un documentario discreto, indeciso sulla sua identità, in bilico tra i livelli del cinema e i documentari di Alberto Angela; buono il recupero dei materiali su Sordi.

 

 

di Matteo Nannelli (Liceo Statale Plinio Seniore, Roma)

 

Ogni romano che si rispetti non può non conoscere l’attore, l’uomo che per eccellenza incarna l’essenza di questa città, la capitale del mondo.

E nel centenario della nascita, Giancarlo Governi, per mezzo di un interessante Sabrina Impacciatore, ripercorre la vita, sia privata che artistica, dello straordinario Alberto Sordi, accompagnando il tutto con spezzoni di suoi film e con interviste a figure, dello spettacolo e non, come Carlo Verdone e Giovanna Ralli, che hanno seguito e accompagnato la sua strabiliante carriera.

Questo documentario, che preferirei definire tributo, è uno di quei rari casi in cui tutti gli elementi, la colonna sonora, ogni scena, battuta, luogo, convergono insieme per creare un’esperienza di visione che vale la pena intraprendere.

Un tributo che, grazie anche alla mescolanza di scene iconiche ed elementi che fanno emergere la generosità, l’intimità, l’umanità di un uomo che ha segnato il cinema italiano come nessun altro prima, mi ha fatto apprezzare ancora di più Sordi e tutti quei personaggi a cui ha dato magistralmente vita.

La stupenda colonna sonora inoltre accompagna tutto il documentario impregnandolo di un’aria quasi “casareccia”, conviviale che inquadra bene lo stile di Sordi e che ne addolcisce la figura. Figura che gli Italiani amano e sempre ameranno, figura che incarnò, in 25 anni di carriera, l’Italia intera.

 

di Gabriele Liberto, Chiara Manzo e Matilde Mignone (Liceo Statale A. Caravillani, Roma)

 

“Alberto Sordi, Un Italiano come Noi” è un documentario prodotto nel 2020 per il centesimo anniversario della nascita di uno dei maestri della commedia all’italiana della durata di 1h20.

È condotto da Sabrina Impacciatore ed è strutturato sulle testimonianze di altri grandi artisti che lo hanno conosciuto come Ettore Scola, Furio Scarpelli, Gigi Magni, Carlo Verdone, Giovanna Ralli, e spezzoni dei suoi film.

Viene raccontata la sua vita e la sua immensa produzione cinematografica partendo da Trastevere, dove è nato, per poi concludere sempre con Roma, la sua amata città e luogo di sepoltura.

Durante i suoi 50 anni di carriera produsse ben 149 film, dando vita a una vasta gamma di personaggi diversi che incarnano i vizi e le virtù degli italiani. Nasce come comico ma arriva a impersonificare  ruoli drammatici come in “Un borghese piccolo piccolo”.

È stato un uomo apprezzato da tutti tanto che, per il suo ottantesimo compleanno, venne nominato sindaco di Roma per un giorno e al suo funerale furono presenti moltissimi italiani tra cui personaggi di rilievo, politici e non.

Ho apprezzato moltissimo la conduttrice perché è riuscita a trasmettere la sua passione per Alberto esprimendosi in modo molto colloquiale, non stancava mai, ha catturato la mia attenzione dall’inizio alla fine!

 

 

Iniziativa realizzata nell’ambito del Piano Nazionale Cinema per la Scuola promosso da MiBACT e MIUR
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Marketing territoriale e Formazione per il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo.