Grazie a ISIA Roma Design MAXXI A[R]T WORK entra in una scatola
Il percorso di PCTO che MAXXI A[R]T WORK da otto anni porta avanti con le scuole superiori spiega alle studentesse e agli studenti il grande lavoro che c’è dietro la creazione di una mostra, dall’ideazione del concept all’allestimento passando per la curatela e la ricerca degli sponsor.
L’intervento di un gruppo di designer, composto da studentesse e studenti di ISIA Roma Design, nella cornice della Roma Design Experience 6, ha permesso di mettere a sistema e racchiudere l’esperienza.
Il workshop è iniziato il lunedì mattina (15 gennaio 2024) con la spiegazione dello stato dell’arte: Federico Borzelli e Susanna Correrella – staff di MAXXI A[R]T WORK – hanno raccontato come in questi anni si è evoluto il format illustrando le varie attività formative che compongono la settimana di PCTO da loro portata avanti con grande successo.
Il team di lavoro una volta individuate le aree specifiche su cui andare ad intervenire ha iniziato un lavoro di ricerca per individuare soluzioni di game design da poter inserire nelle varie fasi dell’esperienza.
I designer hanno deciso di lavorare sul know how che MAXXI A[R]T WORK ha prodotto in questi anni e non stravolgere la sequenzialità delle fasi del workshop ma di produrre strumenti e materiali che agissero a supporto dell’obiettivo specifico.
Le fasi della settimana di PCTO sono state arricchite con diverse attività che i partecipanti dovranno svolgere e completare per arrivare all’inaugurazione della mostra.
L’esperienza prevede la figura di uno o più tutor che scandisca i ritmi e aiuti le giocatrici e i giocatori in difficoltà. Per ogni attività si sono progettati strumenti appositi per i tutor con cui poter gestire e controllare l’andamento del workshop, aiutando i partecipanti in momenti di difficoltà o velocizzando o dilatando i tempi di svolgimento delle attività da svolgere.
Questo ha dato forma a Musealias, un gioco, un workshop, un’esperienza in cui un gruppo classe scopre il mondo delle professioni museali e il percorso di genesi di una mostra.
Musealias, il gioco di una mostra
Si inizia la settimana con un primo momento legato all’accoglienza dei partecipanti e a una lezione introduttiva sul lessico museale e sulle figure che operano all’interno del museo.
Dopo questa fase introduttiva i ragazzi diventeranno subito protagonisti e verranno chiamati a svolgere la prima attività del gioco: tramite delle card che rappresentano le diverse professioni museali ed uno spago gli studenti dovranno visualizzare i rapporti e le connessioni tra i diversi ruoli.
Infine dovranno riempire il riquadro presente nelle card professione con dei segnalini magnetici le soft skill. In questa fase Il tutor avrà a disposizione delle schede esemplificative di organigrammi già strutturati per supportare gli studenti.
La fase successiva consiste nell’osservazione e l’analisi di una mostra. Dopo aver svolto la lezione introduttiva, gli studenti e le studentesse inizieranno la visita libera all’interno del MAXXI.
Con l’ausilio delle carte gioco “Osservare una mostra”, dovranno analizzare gli spazi e le caratteristiche delle diverse gallerie con occhio critico, come il colore dominante dell’esposizione o il numero di opere in una stanza. Infine si sceglierà un’ opera tra quelle in mostra, che sarà presentata insieme alle osservazioni prodotte.
A questo punto comincerà la fase di definizione di un concept per la mostra da progettare. Questa fase è un momento collettivo in cui si scambiano opinioni e idee in modo da arrivare a un tema di fondo.
Successivamente, con l’ausilio di uno psicologo del lavoro, ogni giocatore del gruppo svolge un test con cui vengono identificate le sue soft skills e viene assegnato ad uno dei gruppi di lavoro: direzione artistica, marketing, comunicazione, allestimento e curatela.
I cinque uffici, per arrivare all’inaugurazione della mostra, dovranno collaborare completando alcuni mini giochi presenti all’interno dei kit a loro disposizione.
Ogni kit è diverso e ha al suo interno ha diverse card obiettivo e i materiali per simulare l’attività che l’ufficio deve svolgere; ogni task diventa un mini gioco che rende ludico un momento di apprendimento e di formazione di competenze.
Dal progettare la gabbia di un visual di comunicazione a impostare la struttura di un comunicato stampa sono stati progettati dei micro kit, essenziali, che aiutassero ragazzi e tutor.
Ogni volta che un ufficio porta a compimento un obiettivo avanza sulla plancia, questa funge da tabellone e mostra a tutti lo stato di avanzamento di ogni singolo gruppo. Alcuni obiettivi sono pensati perché un gruppo non possa progredire, se un altro non completa la propria attività.
Per ovviare a questa situazione il tutor avrà a disposizione delle facilitazioni o degli ostacoli per ogni attività degli uffici così da velocizzare o rallentare alcune fasi.
L’obiettivo finale di Musealias è organizzare la mostra allestendo la maquette: un modellino in miniatura della mostra. Questo modellino non solo rappresenta fisicamente lo spazio espositivo, ma assume anche un ruolo simbolico, fungendo da ponte tra la visione concettuale e la realizzazione pratica dell’allestimento.
L’utilizzo di una planimetria permette agli studenti di avere una base concreta su cui lavorare, facilitando la comprensione delle dimensioni e della distribuzione degli spazi. Attraverso questo approccio hands-on, gli studenti acquisiscono non solo competenze tecniche, ma anche una maggiore sensibilità verso l’arte e la sua presentazione, invogliandoli a diventare i futuri professionisti del settore museale e culturale.
È stato progettato, infine, un elemento simbolico che resti come testimone dell’esperienza per ragazze e ragazzi: il biglietto della mostra, con stampati i dettagli progettati da ogni gruppo come il nome e il prezzo.
Il design di Musealias si distingue per la sua estetica minimalista e essenziale, scelta per promuovere un’immersione profonda senza distrazioni visive eccessive. Questa scelta stilistica permette agli studenti di concentrarsi sulle sfide proposte, valorizzando la creatività e l’interpretazione personale nell’affrontare le diverse attività.
Project Manager: Prof. Giacomo Fabbri
Docente: Prof. Mauro Palatucci
Tutor: Luca Santarelli, Enrico Buongermino
Studentesse e studenti:
Francesco Sammaciccia
Elisa Gesuale
Sofia Ripieno
Alessandro Lupi
Alessandro Esposito
Emanuela Carosi
Linda Pelliccia
Syria Cavicchioli
Giulia Petitta
Greta Paraggio
Silvia Migliorini
Michela Sadnich
Laura Corsanici
Arianna Petricca
Lorenzo Coluzzi
Alessandra Mastronicola
Mattia Zecca
Simona Sciolto
Francesca Cimini