Johnny Depp sale in cattedra
La star di Hollywood si racconta al pubblico della Festa del cinema
Dalla giacca chiara della mattina al completo nero della sera, Johnny Depp trionfa alla Festa del cinema di Roma nell’ambito di Alice nella Città, sezione dedicata ai bambini.
Dopo aver passato la mattinata sfilando su red carpet, facendo autografi e presentando “Puffins“, la webserie animata di Giuseppe Squillaci per la quale ha prestato la voce a Johnny Puff, uno dei personaggi, Johnny Depp in serata è protagonista di un altro red carpet a Via della Conciliazione.
Al suo arrivo Piazza San Pietro passa in secondo piano, tutti gli occhi sono sulla star che, pur essendo arrivata con largo ritardo, si presta a foto e autografi.
Per alcuni fortunati dotati di biglietto la serata non finisce lì, ma semplicemente si sposta all’interno di una delle sale dell’Auditorium della Conciliazione. Qui si svolge la masterclass che per definizione si dovrebbe concentrare sulla carriera dell’attore e sui personaggi da lui interpretati. Sono però costretta a dire che per la maggior parte del tempo questo non è successo.
Non fraintendetemi, per i presenti nella sala questa occasione è stata unica e irripetibile, (Johnny Depp non si incontra tutti i giorni!), l’attore faticava a rispondere alle domande per il troppo clamore e affetto da parte del pubblico.
Quello che però ha deluso un po’ gli spettatori è stato il fatto che la masterclass sia stata un’altra occasione (oltre agli eventi della mattina) per promuovere “Puffins“, con i produttori Andrea lervolino e Monika Bacardi piazzati sul palco mentre elogiavano il lavoro di Depp nel doppiaggio del cartone.
Tutto ciò era veramente necessario?
Il pubblico ha davvero pagato per sapere come Johnny Depp si è immedesimato nella pulcinella di mare a cui ha prestato la voce? O forse voleva fare una chiacchierata sul magnifico mondo del cinema insieme all’attore e avere qualche dettaglio in più sui ruoli che lo hanno reso un’icona?
Fortunatamente alla fine dell’evento l’attore ha svelato qualche dettaglio interessante; ha affermato “quello in Cry Baby (di john Waters) è stato il primo ruolo che mi ha portato con un piede nel mondo del cinema, mentre il ruolo di Edward Mani di forbice (di Tim Burton) mi ha definitivamente portato alla fama come attore con tutti e due i piedi”.
Non ha inoltre perso l’occasione per lanciare delle frecciatine all’industria di Hollywood, che da almeno un anno a questa parte sembra stia attuando una sorta di damnatio memoriae nei suoi confronti a causa delle accuse legali da parte della ex moglie Amber Heard.
L’attore ha infatti dichiarato che per lui “Hollywood è sempre stato un luogo di vacanza, quasi mai interessante” definendola anche “priva di umanità”: come lui stesso ha affermato, con le sue interpretazioni ha sempre cercato di aiutare registi o autori che avessero veramente qualcosa da dire e che non pensassero solo a fare soldi. In seguito, dopo che gli è stato chiesto cosa comporti essere un attore, ha risposto: “gli agenti e le case di produzione cercheranno in ogni modo di modellarti come qualcosa che non sei e ti spingeranno sempre ad accettare ruoli in base ai soldi che possono ricavarne.
Per questo motivo, voler fare l’attore significa anche avere la forza di dire di no, di accettare ruoli in base alle proprie esigenze e ai percorsi che si vogliono intraprendere, nessuno deve poterti cambiare.”
L’attore ha inoltre dedicato un po’ di spazio al suo ruolo forse più celebre, quello del Capitan Jack Sparrow (Pirati dei Caraibi di Gore Verbinski), dicendo di aver accettato il ruolo “per il gusto di infiltrarmi nel campo nemico, quello della Disney”, poiché in quel periodo stava crescendo la figlia Lily-Rose Depp.
Per concludere posso dire che, per la mia esperienza, la serata è stata unica e affascinante anche se sarebbe stato interessante avere qualche retroscena in più sulle scelte artistiche e sulla carriera dell’attore.
Comunque Johnny Depp con il suo sarcasmo e il suo fascino è riuscito a concentrare tutta l’attenzione del pubblico su di sè rendendo la serata godibile, interessante e divertente.
di Elisa Ciminelli