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Quel "mostro" di Benigni - MAXXI A[R]T WORK
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Quel “mostro” di Benigni

Il Leone d’Oro alla Carriera è il riconoscimento che ha visto Roberto Benigno sul palco dell’ultima edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Un premio meritato a chi ha nella sua lunga carriera durante la quale non mancano i 3 Oscar per “La vita è bella” e tantissimi altri premi, praticamente per tutti i film che ha girato e interpretato.

 

Roberto Benigni e il Leone d’Oro alla carriera

La lunga carriera, iniziata nel 1971, lo ha visto sia in teatro sia alla televisione e ovviamente sul grande schermo. Ma all’appello non manca neache  la musica visto che ha pubblicato diversi dischi.

 

Il mostro”, film del 1994 del quale firma la regia e lo vede protagonista, è il ventesimo titolo di una carriera che vanta quasi trenta lungometraggi.

 

 

Recensione de “Il mostro”

 

Nella periferia di Roma la polizia avvia le ricerche per scovare un maniaco sessuale, famoso nella zona per aver già commesso 19 omicidi.

La pista seguita dalla polizia porta a Loris (Roberto Benigni), un quarantenne disoccupato che cerca di vivere come può, ingannando i suoi condomini e rubacchiando qua e là. Per coglierlo “con le mani nella marmellata” (come dice Paride Taccone, uno psichiatra ingaggiato dalla polizia interpretato da Michel Blanc) il commissario decide di far pedinare Loris da un’attraente poliziotta, Jessica Rossetti (Nicoletta Braschi), che per un certo periodo sarà costretta anche a vivere con il presunto assassino, denominato “il mostro” per la ferocia dei suoi atti. Sarà proprio Loris il vero colpevole?

 

 

“Il mostro” è uscito nelle sale cinematografiche italiane nel 1994, battendo per incassi alcune grandi produzioni hollywoodiane tra le quali il pluripremiato “Forrest Gump”, affermandosi come un grande successo subito dopo l’altro acclamato film dello stesso Benigni “Johnny Stecchino” (possiamo anche riscontrare delle similitudini tra questi due film che puntano entrambi su una comicità basata sull’equivoco e sullo scambio di persona).

 

La produzione italo-francese porta nel cast  Michel Blanc e Dominique Lavanant oltre agli attori italiani.

Ovviamente non poteva mancare la coppia Benigni-Braschi, connubio  vincente tra i più longevi. Marito e moglie (nella vita reale e talvolta anche sullo schermo) sono la ciliegina sulla torta di un film che ha incassato, all’epoca, l’equivalente di diciotto milioni  di euro.

 

Roberto Benigni recitando con quella sua particolare naturalezza e genuinità conferisce allo spettatore un sentimento caldo, quasi di affetto, mentre Nicoletta Braschi porta sullo schermo un po’ di fascino e classe femminile con la sua semplicità e pacatezza.

 

Nicoletta Braschi e Roberto Benigni in una scena del film

 

Cercate dei motivi per vedere “Il mostro”? Se volete rallegrarvi questo film riuscirà a farvi staccare dalla vita di tutti i giorni e non troverete solo una comicità tutta italiana, ma anche un certo romanticismo, un po’ di giallo e di mistero e le risate, come già detto, sono assicurate.

 

Insomma, Roberto Benigni può essere definito un mostro, ma non per aver (forse) violentato e ucciso 19 ragazze, ma per essere infallibile in quello che fa davanti alla cinepresa.

 

 

di Elisa Ciminelli

 

 

Titolo: “Il mostro”

Regista: Roberto Benigni

Interpreti principali: Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, Michel Blanc, Massimo Girotti, Jean-Claude Brialy

Genere: Commmedia/mistero

 

Tag:Il mostro, Camera di commercio di Roma, Cinema, Elisa Ciminelli, maxxi, Roberto Benigni, Nicoletta Braschi, MAXXI ART WORK, Johnny Stecchino, Michel Blanc, visti da noi.

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Federico Borzelli

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