Un workshop, anzi una figata pazzesca
Una full immersion nel mondo del’arte, a Palermo gli studenti sperimentano le professioni delle cultura.
“Promuovere l’Arte – Metodi e Linguaggi – Marketing territoriale, social media, public engagement, merchandising per i musei nel XXI secolo” è il titolo del workshop che ho tenuto, insieme a Agnese Giglia, docente d’Exhibition designer del corso di Allestimento degli spazi espositivi dell’Accademia di Belle arti di Palermo, presso i Cantieri Culturali della Zisa (dal 20 al 25 maggio 2019).
Un totale di diciotto ragazzi, la maggior parte dell’Accademia insieme agli studenti del Liceo artistico Catalano e del Liceo artistico Damiani Almeyda, hanno scoperto il dietro le quinte dei processi lavorativi dei musei.
Una scommessa vinta quella di coinvolgere studenti liceali in un workshop pensato per chi già ha intrapreso un corso post diploma ma, fin dal primo giorno, è stato chiaro che questa formula permette ai più piccoli di avere gli strumenti ideali per l’orientamento e per i più grandi acquisire le indispensabili regole del lavoro di gruppo.
Siamo cresciuti insieme e come ha detto Luca (del Liceo Catalano) “… questo progetto è una figata pazzesca”.
Per sei giorni, all’interno della Sala Ducrot dei Cantieri, tre dinamici gruppi di lavoro hanno condiviso, sperimentato e realizzato progetti complessi, articolati e convincenti.
Dal marketing territoriale all’allestimento museale, dalla progettazione di percorsi di Alternanza scuola lavoro al giornalismo, dal merchandising alla promozione via social media… non ci siamo fatti mancare niente e così facendo dalla teoria alla pratica il passo è stato breve.
Le “lezioni”, fin dal primo giorno, si sono spontaneamente trasformate in dinamici confronti e coinvolgenti tavole rotonde. Tutti, e dico tutti, gli studenti hanno preso la parola, raccontato le proprie esperienze, condiviso punti di vista che hanno arricchito il programma.
Partendo dalla progettazione di un programma di Alternanza scuola lavoro (esempio concreto di Marketing territoriale) dedicato alle realtà culturali di Palermo, ci siamo spinti oltre e, ogni giornata, è stata dedicata allo sviluppo e alla declinazione in diversi ambiti di proposte che non possono non essere messe in pratica dai possibili enti ospitanti.
BiodiverCity, Libere Memorie, Impudiche Assonanze e Scatti di Cultura testimoniano l’impegnativo processo che ha portato gli studenti a concretizzare quanto progettato.
Su Instagram i gruppi di lavoro hanno allestito mostre virtuali che combinano la fotografia alla grafica, la ricerca alla testimonianza diretta, la sperimentazione alla memoria.
In poche parole… questi progetti sono una figata pazzesca!