L’Aquila è (s)velata
E’ il progetto fotografico di Francesco Capulli, quello ritenuto più significativo dalla giuria che ha vagliato i tanti reportage realizzati dagli studenti della IV C del Liceo Bafile e della V B del Liceo Muzi dell’Aquila.
L’occhio di Francesco racconta la città in bianco e nero. Svela le statue (ancora protette dai teli che le difendono dalla polvere), gli operai al lavoro e, per finire, sbircia all’interno dei cantieri attraverso un telo lacerato.
Il suo è un approccio rispettoso, lo sguardo curioso e delicato di chi scruta il dietro le quinte di una rinascita. Con garbo punta l’obbiettivo e restituisce con accuratezza l’atmosfera anticipando un futuro ritorno alla vita per un’Aquila che è ancora impolverata.
La sua “Aquila (s)velata” è il progetto migliore per la sua complessità, perché mette a confronto luoghi, still life e persone attraverso lo stesso sguardo.
MAXXI A[R]T WORK e STS Education, organizzazione internazionale di formazione linguistica e scambi culturali, delegano a Francesco il compito di raccontare Brighton e quindi va a lui il viaggio studio (certificato British Council) nella cosiddetta London by the beach.
Il reportage fotografico pubblicato su Instagram e su tutti i social di STS Education, le foto saranno poi esposte nelle due sedi italiane di Milano e Roma.
Un viaggio studio in Inghilterra, è la prosecuzione di un progetto di Alternanza scuola lavoro che va ben oltre le linee guida indicate dal Miur.
I progetti fotografici realizzati dagli studenti del Liceo scientifico Andrea Bafile e del Liceo artistico Fulvio Muzi dell’Aquila – durante il progetto di Alternanza scuola lavoro MAXXI A[R]T WORK L’Aquila – sono stati vagliati della giuria composta da Hou Hanru, Direttore Artistico MAXXI, Bartolomeo Pietromarchi, Direttore MAXXI Arte, Margherita Guccione, Direttore MAXXI Architettura e Pippo Ciorra (Senior curator del MAXXI Architettura), oltre ai fotografi Paolo Pellegrin, Riccardo Venturi e Alessio Romenzi, tutti chiamati a individuare i reportage che meglio raccontano la città, a dieci anni dal terremoto del 2009.
La giuria ha inoltre segnalato: il reportage di Claudia Marsili, che evidenzia un interessante tecnica compositiva e un’innata eleganza narrativa grazie alle quali la studentessa racconta le cicatrici lasciate dal terremoto, così come testimonia il lavoro degli operai che risanano e cancellano i segni di una tragedia che ancora oggi sono evidenti.
La luce che Marsili immortala nelle sue inquadrature rende splendente una città che ancora, in tante parti, ancora tappezzata di macerie sulle quali svettano le gru.
Infine, le sfavillanti cromie di Ilaria Scopano che raccontano, nel dettaglio, i particolari di una città fatta di elementi che convivono armoniosamente. Il suo progetto fotografico è prettamente materico.
L’architettura, sia antica che moderna, della città va di pari passo con la natura (le montagne e l’acqua). L’obiettivo della macchina fotografica si spinge fino al macro evitando così una visione complessiva dell’oggetto raffigurato. La sua è una caccia al tesoro attraverso tessere che devono essere ricomposte da chi ha l’occhio attento al particolare.
Un grazie particolare va alla professoressa Roberta Benedetti e alla preside Sabina Adacher.
Ringraziamo inoltre Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, Paolo Giovani (sempre della Camera di Commercio), Alessia Di Giovacchino del Comune dell’Aquila, la redazione di LaQtv, tutto lo staff dell’Hotel L’Aquila ma soprattutto Bruno Barteloni.